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lunedì 9 maggio 2016

Champions stiamo arrivando

Come ampiamente previsto la storia non si è ripetuta (vedi articolo precedente).  Dopo la roboante vittoria della Roma nel lunch match col Chievo, il Napoli aveva un solo risultato davanti a sè. 
E’ sceso in campo con l’obiettivo di fare del Toro  un sol boccone e con un superbo primo tempo, come non se ne vedeva da un bel po’ lontano dal San Paolo, ha annichilito i granata, sciorinando un calcio totale degno della “Grande Olanda di Cruijff”.  Del solito  Higuain (sono 33!) e Callejòn le marcature degli azzurri.
Se non si fosse frapposto il palo e l’arbitro, negando un rigore apparso solare sullo stesso argentino, a fine primo tempo si poteva andare anche tutti a vedere Corona in tv nel salotto di Costanzo.
Ma per fortuna, è il caso di dire, la squadra di Sarri ha nel suo Dna  un certo masochismo, per cui come di consueto, non riuscendo a chiudere la partita, ecco che la fa riaprire agli avversari.   In uno dei pochi affondi  del Toro in tutta la gara, arriva al minuto 66’ la rete di Bruno Peres (manco a dirlo, forse l’unico in grado di mettere in difficoltà i partenopei),  con un ricercato quanto fortunoso pallonetto, con Pepe Reina protagonista di un goffo tentativo di smanacciare la palla quel tanto che bastava per non farla entrare in porta. A questo punto della partita il Torino, fino ad allora un semplice sparring partner, inizia a credere in un pareggio che nemmeno il più fiducioso  dei capi ultrà granata avrebbe mai pensato possibile solo alla fine dei primi 45’ minuti.
Per fortuna il Toro, è ben poca cosa lì davanti, ed anche l’ingresso in campo negli ultimi minuti di Ciro Immobile non cambierà il risultato finale.
Il Napoli, ipoteca di fatto il 2° posto ad una giornata dalla fine, con De Laurentiis finalmente pronto a prendere dalla cassaforte di famiglia il contratto da sottoporre per la firma di rinnovo al suo condottiero.
Contro il Frosinone, già retrocesso, infatti nemmeno i bookmaker più audaci bancheranno la non vittoria del Napoli, senza considerare che la Roma, ormai mentalmente rassegnata a giocare i preliminari di Champions, difficilmente se ne tornerà da San Siro con i tre punti.

    


    

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