Come ampiamente previsto la storia non si è ripetuta (vedi
articolo precedente). Dopo la roboante
vittoria della Roma nel lunch match col Chievo, il Napoli aveva un solo risultato
davanti a sè.
E’ sceso in campo con l’obiettivo di fare del Toro un sol boccone e con un superbo primo tempo, come
non se ne vedeva da un bel po’ lontano dal San Paolo, ha annichilito i granata,
sciorinando un calcio totale degno della “Grande Olanda di Cruijff”. Del solito Higuain (sono 33!) e Callejòn le marcature degli
azzurri.
Se non si fosse frapposto il palo e l’arbitro, negando un
rigore apparso solare sullo stesso argentino, a fine primo tempo si poteva andare
anche tutti a vedere Corona in tv nel salotto di Costanzo.
Ma per fortuna, è il caso di dire, la squadra di Sarri ha nel
suo Dna un certo masochismo, per cui
come di consueto, non riuscendo a chiudere la partita, ecco che la fa riaprire
agli avversari. In uno dei pochi
affondi del Toro in tutta la gara,
arriva al minuto 66’ la rete di Bruno Peres (manco a dirlo, forse l’unico in
grado di mettere in difficoltà i partenopei), con un ricercato quanto fortunoso pallonetto, con
Pepe Reina protagonista di un goffo tentativo di smanacciare la palla quel
tanto che bastava per non farla entrare in porta. A questo punto della partita
il Torino, fino ad allora un semplice sparring partner, inizia a credere in un
pareggio che nemmeno il più fiducioso dei capi ultrà granata avrebbe mai pensato
possibile solo alla fine dei primi 45’ minuti.
Per fortuna il Toro, è ben poca cosa lì davanti, ed anche l’ingresso
in campo negli ultimi minuti di Ciro Immobile non cambierà il risultato finale.
Il Napoli, ipoteca di fatto il 2° posto ad una giornata dalla
fine, con De Laurentiis finalmente pronto a prendere dalla cassaforte di
famiglia il contratto da sottoporre per la firma di rinnovo al suo condottiero.
Contro il Frosinone, già retrocesso, infatti nemmeno i bookmaker
più audaci bancheranno la non vittoria del Napoli, senza considerare che la
Roma, ormai mentalmente rassegnata a giocare i preliminari di Champions,
difficilmente se ne tornerà da San Siro con i tre punti.
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