Cala il sipario su questo
campionato. Come da copione il Napoli, frantuma il Frosinone, la cui resistenza
dura comunque quasi un tempo, consegna
alla storia Higuaìn, autore della tripletta che serviva per raggiungere il
record e festeggia sotto una pioggia invernale
con un San Paolo ridondante di entusiasmo, il ritorno in Champions.
E’ stata una serata quasi magica
quella vissuta ieri a Fuorigrotta, in cui tutti i sogni son finiti per
avverarsi.
Certamente quello della squadra, che
ritorna senza passare per le forche caudine dei preliminari, nell’Europa che
conta. Chiaramente quello dei tifosi, che
dopo la sfortunata stagione vissuta l’anno scorso, avrebbero sottoscritto, come
una cambiale in bianco, qualunque
accordo incondizionato ad agosto del 2015 che avesse previsto il 2° posto.
Certamente quello del Pipita, una
perla di rara bellezza la rovesciata che lo fa entrare nella leggenda. Come in
una favola dal lieto fine, l’eroe più volte si piega, dal rigore fallito contro
la Lazio nell’ultima dello scorso Campionato, alla follia di Udine di quest’anno,
per poi trionfare nel tripudio generale.
E poi ancora, il maggior numero
di punti in campionato, maggior numero di reti nella stagione, superando le 104
marcature degli ultimi due anni con Benitez in panchina.
Perfino Hamsik, segnando il gol
più importante della gara, è entrato nella storia, almeno del calcio Napoli,
eguagliando il numero di marcature in campionato di un certo Maradona. E che dire di Sarri, del suo approdo in
Europa atteso una vita, è sembrato Ulisse alla ricerca della sua Itaca.
Forse però il sogno che più di
tutti ha reso felice qualcuno, è stato quello del Presidente De Laurentiis.
Dopo due anni coi Bilanci privi dei proventi Champions, forse rimpiangendo di
non aver ceduto qualche suo pezzo da novanta, non gli sarà sembrato vero che la
scommessa Sarri, l’uomo rude venuto dalla gavetta, non certo la primissima
scelta, lo abbia portato dove il santone spagnolo aveva fallito. Fortunato e
bravo il produttore cinematografico prima a sceglierlo e poi intelligente e
lungimirante a difenderlo dalle prime avversità.
Che la festa prosegui. Ci sarà
tempo per pianificare il futuro. Ci sono
altri sogni che dovranno realizzarsi e spetterà a breve al Presidente non
deludere le tante aspettative intorno alla squadra, che il gioco di Sarri ha
alimentato.
Anche se stona in una serata come
quella di ieri, una nota polemica per mamma Rai. Il servizio di rete pubblico è
sembrato celebrare più l’addio al calcio giocato del portiere del
Milan Abbiati, (non ce ne voglia), che le gesta dell’argentino entrato nella
leggenda. Forse, poi non ha tutti i torti il Calcio Napoli a boicottare un po’ il cavallo di viale Mazzini.
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