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sabato 22 ottobre 2011

Napoli, dopo il Bayern ecco il Cagliari

Ci risiamo. Si ritorna a mugugnare sul Napoli, reo di non aver strapazzato il Parma sabato scorso in Campionato e di non aver offerto una prestazione spettacolare in Coppa col Bayern Monaco.
Bastano, come sempre, un paio di partite non vinte per dare addosso alla banda Mazzarri, esaltando invece gli avversari. Così il Parma, schiacciato nella sua metà campo nel secondo tempo, con due sole ripartenze vincenti avrebbe fatto un partitone e il Napoli col Bayern, giocando come il Parma al San Paolo, avrebbe dimostrato la sua pochezza internazionale di fronte a compagini di elevato spessore tecnico.
La trasferta di Cagliari arriva nel momento migliore e ci dirà probabilmente che il Napoli è sempre lo stesso, una squadra cioè in grado di imporre il proprio gioco a formazioni di cifra tecnica inferiore, e subire invece da squadre più forti cercando di colpirle sulle ripartenze. Che poi il gioco di rimessa sia più congeniale alla squadra esaltando le caratteristiche di alcuni suoi elementi questo è un altro discorso. La verità è che il Napoli è squadra camaleontica, non gioca sempre allo stesso modo, ma si adatta all'avversario che ha di fronte.
In terra sarda Mazzarri dovrebbe far riposare alcuni uomini apparsi in palese debito d'ossigeno in Champions.
Cavani e Inler dovrebbero, almeno inizialmente accomodarsi in panchina. Al loro posto Mascara e Dzemaili ma non è detto che il tecnico toscano non dia un turno di riposo anche a Campagnaro in difesa e a Zuniga sulla fascia. A sostituirli ci sarebbero rispettivamente l'argentino Fernandez e Dossena. Ancora out Pandev, oltre Britos e Donadell.
I cagliaritani, dal canto loro, privi di infortunati e squalificati, scenderanno in campo con la migliore formazione, coi soliti Conti e Cossu a dar fastidio alla retroguardia azzurra. Molto sentita la partita a Cagliari, anche dopo la sconfitta in extremis patita l'anno scorso, ad opera del Pocho Lavezzi, che si spera possa ripetersi lontano dal San Paolo.
I precedenti in serie A tra Mazzarri e Ficcadenti risalenti alla scorsa stagione in cui il tecnico del Cagliari allenava il Cesena, sono nettamente a favore del toscano. Due vittorie, sei gol fatti e uno solo subito, numeri che si spera, siano di buon auspicio per la partita di domani.

mercoledì 12 ottobre 2011

Il Napoli attende il Parma di Giovinco

Mancano pochi giorni alla sfida col Parma, dopo la pausa nazionali. Per la partita con i ducali Mister Mazzarri potrà contare sui recuperati Lavezzi e Dzemaili, oltre che su Cavani, assente a San Siro contro l’Inter. Ancora out Britos e Donadel oltre Pandev che si spera di avere a disposizione per la Champions contro il Bayern.
E’ probabile, visti gli impegni di alcuni calciatori con le rispettive nazionali e il ravvicinato confronto in Europa con i tedeschi, che il tecnico toscano farà riposare qualcuno, evitando comunque, visto il risultato finale e le conseguenti critiche, l’ampio turn over di Verona.  Tra i più indiziati ad accomodarsi in panchina, almeno inizialmente, c’è Hamsik, al centro in questi giorni di voci di mercato che già lo darebbero partente a gennaio verso altri lidi.
Il Napoli avrà la possibilità, battendo l’undici di Colomba, di balzare, almeno per un giorno, da solo in testa alla classifica, sempre che da San Siro, sponda Milan, al Palermo non riesce l’impresa, alquanto improbabile, di battere i padroni di casa e raggiungere così in vetta la squadra azzurra.
L’uomo più pericoloso dei ducali è senza dubbio Giovinco. Il capocannoniere del Campionato, messosi in mostra anche in Nazionale, potrebbe mettere in difficoltà con la sua velocità, la difesa del Napoli, che dal canto suo ha l’esperienza e la forza per mettergli la museruola.
Il problema principale, però, per la squadra di Mazzarri sarà tenere alta la concentrazione in vista della supersfida col Bayern in Champions. Se il Napoli riuscisse, anche solo per un tempo, a non pensarci, la partita non avrebbe storia, tale sarebbe il divario tecnico tra le due formazioni.