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domenica 5 febbraio 2012

E adesso il Milan

Mancano poche ore al big-match dello stadio Meazza, posticipato per le condizioni metereologiche a questo pomeriggio, dove il Napoli è chiamato a dare un senso ad un Campionato fin qui al di sotto delle aspettative.
Ritornano tra gli azzurri Capitan Cannavaro al centro della difesa e soprattutto, dopo il turno di squalifica, il Pocho Lavezzi, assente nella nefasta sfida dell'anno scorso che valse più di un pezzo di scudetto. Il Milan perde Nesta, al suo posto dovrebbe giocare Mexes, in avanti oltre all'insostituibile Ibrahimovic, Allegri manderà in campo Seedorf a ridosso dell'altra punta Robinho.
La squadra di Mazzarri proverà a interrompere proprio con i Campioni d'Italia la striscia di risultati negativi che ha caratterizzato questo inizio di anno. Troppi i punti persi per strada con formazioni sulla carta inferiori per sperare, con una eventuale vittoria a Milano, di riavvicinarsi a quel terzo posto, ultimo treno quest'anno per la Champions. E allora ecco che infrangere il tabù San Siro (sponda Milan) dopo 26 anni è più che altro uno sfizio, un modo per far capire all'intera Italia calcistica e non solo che il Napoli è sempre "presente" agli appuntamenti che contano, che i palcoscenici importanti, per quanto imbiancati, lo stimolano e che può davvero essere l'ago della bilancia nella corsa al titolo tra i rossoneri e i bianconeri.  
La difesa, più di tutti sul banco degli imputati, sarà chiamata a ripetere le prestazioni in Champions contro Ibra e soci e dovrà cercare di limitare al massimo lo svedese, autentico fulcro di tutte le azioni milaniste, mentre i centrocampisti a turno ed in particolare Gargano dovranno essere bravi nella fase di non possesso a tenere a bada Seedorf e gli inserimenti centrali dei centrocampisti rossoneri e far partire subito l'azione una volta recuperata palla cercando soprattutto di innescare la velocità di Lavezzi.