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domenica 4 dicembre 2011

Poker del Napoli col Lecce

Ritorna alla vittoria finalmente il Napoli e non poteva essere diversamente contro il Lecce ultimo in classifica. Solito turn-over operato da Mazzarri a ridosso delle partite di Champions. Hamsik, Gargano, Cannavaro e Campagnaro fuori. Al loro posto rispettivamente Pandev, Dzemaili, Fernandez e Fideleff, con Aronica nel ruolo di centrale di difesa, un pò come a Verona col Chievo. La differenza rispetto alla gara con gli scaligeri l'ha fatta, però, il reparto avanzato, con un imprendibile Lavezzi, un implacabile Cavani e Pandev riscopertosi uomo-assist.
Con il nuovo trio di tenori in campo, il Lecce, infatti, ha tenuto finché ha potuto, innalzando le barricate davanti al suo portiere, per volere del suo tecnico, all'ultima spiaggia, salvo poi, una volta in svantaggio, proiettarsi in avanti all'arma bianca, consegnandosi di fatto alle ripartenze azzurre, che hanno esaltato la ritrovata vena realizzativa del Matador Cavani, autore di due reti.
A sbloccare, però, la partita ci ha pensato il Pocho Lavezzi con un azione delle sue ed un tiro, non irresistibile, che ha trovato tuttavia impreparato l'estremo difensore pugliese. Di Dzemaili, per la cronaca, la terza rete dei partenopei.
Solita nota dolente il reparto arretrato. Se con la Juve era stata l'intera fase difensiva a steccare clamorosamente, con Maggio attardato sulla destra nelle occasioni delle prime due reti bianconere e con gli altri difensori che non hanno scalato, con il Lecce, invece, sono stati gli errori individuali che hanno consentito agli ospiti di andare per ben due volte in rete e di sfiorarne almeno altre due. Fortuna per il Napoli, che il Lecce davanti non avesse Matri o Vucinic ma Pasquato, (prodotto juventino) e Muriel.
Imbarazzanti le dormite dei due giovani argentini del Napoli che stavano nel primo tempo facendo la solita frittata, per non parlare del veterano Aronica, nell'occasione del primo gol dei leccesi, che sembra non aver smaltito l'errore che costò qualche settimana fa col City, il pareggio di Balotelli.
Con il tecnico che si ostina a voler far riposare i vari Cannavaro e Campagnaro, urgono rinforzi in un reparto, quello difensivo, troppo importante per aspettare la crescita di qualche baldanzoso giovanotto. Il solo rientro di Britos non basterà.
Il recupero in Campionato dovrà partire proprio dalla difesa, per non veder vanificato in avanti quanto di buono i tre o quattro tenori, che dir si voglia, riusciranno a fare.

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