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domenica 15 maggio 2016

Napoli è Champions

Cala il sipario su questo campionato. Come da copione il Napoli, frantuma il Frosinone, la cui resistenza  dura comunque quasi un tempo, consegna alla storia Higuaìn, autore della tripletta che serviva per raggiungere il record e festeggia sotto una pioggia invernale  con un San Paolo ridondante di entusiasmo, il ritorno in Champions.
E’ stata una serata quasi magica quella vissuta ieri a Fuorigrotta, in cui tutti i sogni son finiti per avverarsi.  
Certamente quello della squadra, che ritorna senza passare per le forche caudine dei preliminari, nell’Europa che conta.  Chiaramente quello dei tifosi, che dopo la sfortunata stagione vissuta l’anno scorso, avrebbero sottoscritto, come una cambiale in bianco,  qualunque accordo incondizionato ad agosto del 2015 che avesse previsto il 2° posto.
Certamente quello del Pipita, una perla di rara bellezza la rovesciata che lo fa entrare nella leggenda. Come in una favola dal lieto fine, l’eroe più volte si piega, dal rigore fallito contro la Lazio nell’ultima dello scorso Campionato, alla follia di Udine di quest’anno, per poi  trionfare nel tripudio generale.
E poi ancora, il maggior numero di punti in campionato, maggior numero di reti nella stagione, superando le 104 marcature degli ultimi due anni con Benitez in panchina.
Perfino Hamsik, segnando il gol più importante della gara, è entrato nella storia, almeno del calcio Napoli, eguagliando il numero di marcature in campionato di un certo Maradona.  E che dire di Sarri, del suo approdo in Europa atteso una vita, è sembrato Ulisse alla ricerca della sua Itaca.
Forse però il sogno che più di tutti ha reso felice qualcuno, è stato quello del Presidente De Laurentiis. Dopo due anni coi Bilanci privi dei proventi Champions, forse rimpiangendo di non aver ceduto qualche suo pezzo da novanta, non gli sarà sembrato vero che la scommessa Sarri, l’uomo rude venuto dalla gavetta, non certo la primissima scelta, lo abbia portato dove il santone spagnolo aveva fallito. Fortunato e bravo il produttore cinematografico prima a sceglierlo e poi intelligente e lungimirante a difenderlo dalle prime avversità.
Che la festa prosegui. Ci sarà tempo per pianificare il futuro.  Ci sono altri sogni che dovranno realizzarsi e spetterà a breve al Presidente non deludere le tante aspettative intorno alla squadra, che il gioco di Sarri ha alimentato.

Anche se stona in una serata come quella di ieri, una nota polemica per mamma Rai. Il servizio di rete pubblico è sembrato celebrare  più  l’addio al calcio giocato del portiere del Milan Abbiati, (non ce ne voglia), che le gesta dell’argentino entrato nella leggenda. Forse, poi non ha tutti i torti il Calcio Napoli a boicottare  un po’ il cavallo di viale Mazzini.

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